Uber

Uber: è sicuro? E in quali paesi è disponibile?

Posso davvero fidarmi di Uber?

Dal momenti in cui questo servizio si è reso disponibile questa è la domanda che ognuno di noi si è posto almeno una volta prima di provarlo. La risposta è si: Uber è sicuro, se usato nel modo giusto.

Non sono pochi i casi di esperienze finite male a causa di questo servizio e quindi vogliamo mettervi allerta su un suo utilizzo sbagliato. Come ormai tutte le app, anche questa permette l’utilizzo di recensioni e queste sono l’arma più potente che un cliente può avere. Ormai le conosciamo benissimo affiancate ad altri servizi come TripAdvisor, Booking.com o Expedia ed anche questo le utilizza.

Quando si scegliere un hotel o un appartamento si fa sempre riferimento alle recensioni e la regola è sempre la stessa: se non ci sono recensioni positive, se non ci sono recensioni aggiunte di recente o (dipende dalla persona) se non ci sono recensioni rilasciate da italiani, allora è bene diffidare di quella struttura. È sempre bene però fare ricerche incrociate sul web per vedere se altri ne hanno parlato.

Questa idea può e deve essere applicata anche ad altri servizi come ristoranti o in questo caso ad Uber come servizio di trasporto privato, ed anzi deve essere ancora più utilizzato in questo senso: consigliamo di NON UTILIZZARE AUTO DI PROFILI CON FORTI RECENSIONI NEGATIVE. Questo è il modo corretto per utilizzare questo servizio.

Quando conviene usarlo?

Ci sono casi in cui non è necessario utilizzarlo ed anzi sconsigliamo l’utilizzo in favore dei classici sistemi: metro, bus e taxi. In città come New York (vedi anche New York in 6 punti) questo servizio non è necessario, la metro è molto efficiente e non si può non provare almeno una volta un taxi giallo tipico della Grande Mela. Senza contare poi che il traffico super congestionato di questa città rende l’esperienza in auto tragica.

In altre città americane come Miami, che spesso sono suddivise in diversi settori molto diversi tra loro (Miami Beach ad esempio), sono più dispersive di New York, città che si concentra per lo più a Manhattan. Può convenire quindi optare per Uber più che altro durate  le ore serali, seguendo sempre i consigli sopra citati.

Per la maggior parte delle città Europee invece, il discorso cambia. Come sappiamo le grandi città d’Europa sono strutturalmente diverse da quelle americane: queste presentano sempre un centro storico spesso ben visitabile a piedi o tramite servizi pubblici (metro, tram, bus), quindi è poco probabile il bisogno di un servizio aggiuntivo ai classici taxi, magari da utilizzare solo per gli spostamenti centro città – aereoporto (esempio via taxi condiviso per risparmiare).

Dov’è disponibile?

Uber dov'è disponibile

(Fonte disponibilità Uber: Wired.it)

Australia

Canberra ha regolamentato l’uso di UberPop al fine di paragonarlo ai servizi taxi canonici anche dal punto di vista fiscale.

Alti stati della federazione hanno invece deciso di adottare linee normative più snelle.

Belgio
Per Bruxelles, Uber è illegale poiché rientra in un vuoto normativo di difficile interpretazione e quindi non semplice da colmare. Sono previste multe per chi si improvvisa tassista senza avere la necessaria licenza.

Brasile
Dopo un semestre vissuto nell’illegalità, ad ottobre del 2015 il sindaco di San Paolo, Fernando Haddad, ha voluto aprire a Uber, regolamentando la categoria dei taxi alternativi. Uber ha però declinato smarcandosi definitivamente dall’etichetta di taxi company. Nel resto del paese sono state tolte le limitazioni con cui le autorità, per un breve periodo a partire dall’aprile 2015, hanno impedito agli store di Apple e di Google di distribuire l’app.

Bulgaria
Durante lo scorso autunno il Parlamento ha deciso che nel Paese possono operare solo le aziende registrate come servizio taxi. Ha quindi lasciato ad Uber la possibilità di decidere se adeguarsi o meno alla normativa. Cosa che l’azienda di San Francisco non ha fatto.

Canada
Il servizio è illegale, ciò nonostante in alcune città è disponibile anche se chi funge da autista sa di correre il rischio di essere multato.

Cina
Non c’è una legge che vieta ad Uber di operare, ma le autorità fanno irruzioni periodiche nelle sedi dell’azienda.

Corea del Sud
A partire dall’estate del 2014 Seul ha aperto un’inchiesta contro Uber, i cui servizi sarebbero contrari alle vigenti leggi. In attesa del verdetto finale gli autisti vengono multati.

Croazia
Uber aveva previsto di sbarcare in Croazia nel corso del 2015, le associazioni e le società di taxi hanno chiesto al governo di adottare misure che non sono tardate ad arrivare, caricando i servizi Uber di tasse e balzelli.

Danimarca
Le autorità hanno avviato un’indagine per comprendere se Uber è legale o meno. Nel frattempo il servizio è attivo, nonostante il ministro dei trasporti, a gennaio del 2015, abbia sostenuto che l’app sia illegale.

Filippine
Dopo alcune pesanti diatribe interne tra autorità dei trasporti e governo, Uber ha incassato il nullaosta di tutte le entità coinvolte.

Finlandia
Anche in questo caso Uber sfrutta un vuoto normativo. La polizia ha però esortato i cittadini a segnalare gli autisti Uber.

Francia
Le associazioni a protezione dei consumatori hanno fatto pressioni affinché le attività di Uber fossero riconosciute illegali dal punto di vista normativo e fiscale, ottenendo una relativa legge ad inizio del 2015. Le lobby dei tassisti hanno dichiarato opposizione ad oltranza, con frequenti manifestazioni e scioperi. Thibaud Simphal e Pierre Dimitri Gore-Coty, manager di Uber in Francia, sono stati arrestati e sono attualmente sotto processo poiché Uber, che nel frattempo ha sospeso il servizio UberPop, ha continuato ad operare nell’illegalità.

Germania
UberPop è stato bandito nel 2015, ma l’azienda ha trovato modo di sostituirlo con UberX, servizio di trasporto NCC che incontra il favore delle leggi tedesche.

Hong Kong
L’estate scorsa il servizio è stato dichiarato illegale e, nei giorni immediatamente successivi al divieto, alcuni autisti Uber sono stati arrestati.

India
Uber è attivo, ma sottostà a regole restrittive dopo che diversi stati hanno dichiarato illegali i servizi di taxi basati sul web.

Italia
Dal maggio 2015 UberPop è stato dichiarato illegale. Il tribunale di Milano ha deciso che il servizio viola le regole della concorrenza. Uber, come insegna la cronaca recente, è fortemente osteggiato dai tassisti.

Malesia
Ad ottobre del 2014 è iniziata una vera e propria caccia all’autista Uber, in alcuni casi conclusasi con la confisca dei veicoli. Spinto dalla popolazione, favorevole all’uso di Uber, il governo si è ammorbidito e sta cercando una soluzione per favorirne la legalità.

Norvegia
Il dibattito è aperto tra le fazioni opposte. Alcuni autisti sono stati multati, ma nessun tribunale ha dichiarato illegali tanto Uber quanto UberPop. I due servizi sono al momento attivi.

Nuova Zelanda
A partire dal 2015 la polizia ha cominciato a multare gli autisti Uber, partendo dal presupposto che il servizio non incontrasse il favore delle leggi locali sul trasporto. L’azienda è però insorta con una serie di ricorsi sui quali il ministro Craig Foss ha deciso di chinarsi per trovare una soluzione.

Olanda
A fine 2014 UberPop è stato vietato. Per quanto riguarda Uber, anche se gli enti locali non sono entrati nel merito, è stato dichiarato che chiunque trasporti persone senza regolare licenza può essere pesantemente multato fino a 40mila euro. Nonostante ciò, Uber è attivo.

Polonia
Nessuna norma vieta le attività di Uber e di UberPop, ciò nonostante le lobby dei tassisti ne osteggino la concorrenza, ritenuta sleale.

Regno Unito
Dopo le numerose lotte intraprese dai tassisti, ad ottobre del 2015 la Corte suprema ha sentenziato che le attività di Uber sono perfettamente legali.

Romania
Dal mese di maggio del 2015 il Parlamento ha dichiarato il servizio illegale.

Spagna
Uber è stata definitivamente sospesa a fine 2014, quando la Corte spagnola ha deciso che il servizio lede le norme sulla concorrenza.

Sudafrica
Non c’è una legge che vieti i servizi erogati da Uber ma, nonostante ciò, le autorità si scagliano contro gli autisti comminando multe.

Svizzera
Considerati i prezzi delle corse, il taxi non è il mezzo di trasporto più gettonato dagli elvetici. Uber, che è presente a Zurigo, Losanna e Ginevra, non incontra la simpatia dei tassisti, ma non ci sono leggi che impediscono il servizio.

Tailandia
Le lobby dei tassisti hanno spinto il governo a dichiarare Uber illegale già alla fine del 2014.

Taiwan
In attesa di bandire i servizi erogati da Uber, il governo ha multato l’azienda per violazione delle leggi nazionali sul trasporto e sulla concorrenza.

Usa
A partire dal 2011 Uber Pop è stata bandita o discriminata in diverse città tra cui la natia San Francisco. Nel 2013 però la California ne ha sancito la legalità fornendo così un precedente a cui possono fare riferimento anche altri stati. Ad oggi la situazione è poco omogenea poiché i regolamenti sono statali e non federali.

Le leggi sono in continuo cambiamento quindi in alcuni paesi la disponibilità di Uber potrebbe cambiare.

1 commento su “Uber: è sicuro? E in quali paesi è disponibile?”

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